Inserito nell'ambito della sezione del Club Alpino italiano di Senigallia (AN) Interessi: speleologia, glaciospeleologia, torrentismo, sci alpinismo, arrampicata, speleologia urbana e mineraria.

domenica 16 maggio 2010

Le Cave di Valdorbia - M.te Motette

Lo premetto immediatamente: questi ambienti non sono paragonabili a quelli straordinari della Miniera abbandonata, però con la giusta prospettiva ed una buona illuminazione anche in queste vecchie cave si possono apprezzare alcuni scorci.
Stiamo parlando delle cave sotterranee di Valdorbia: i numerosi accessi si aprono proprio in prossimità dello stabilimento Motette.
Il materiale marnoso che veniva estratto serviva per il confezionamento del calcestruzzo: il filone è ancora facilmente identificabile in uno strato spesso pochi metri che ha un andamento inclinato regolare.
Tutte le cave si presentano quindi come lunghi corridoi rettilinei con il tetto inclinato. Ogni tanto una discenderia, a mo di incrocio multipiano, permette di raccordare due livelli attigui.
In questi ambienti è fondamentale ricordarsi che i vuoti non sono stati creati dalla natura in migliaia di anni, ma sono stai scavati dalla mano dell'uomo in un periodo relativamente breve, pertanto risultano instabili e pericolanti. Lungo tutte le gallerie di Valdorbia, infatti, si notano segni di crolli più o meno recenti ed i puntelli in legno messi in passato per rinforzare le strutture oggi non hanno per niente un aspetto rassicurante.
Un'ultima annotazione: la zona di Valdorbia è famosa per i suoi affioramenti geologici ed è assai facile trovare anche delle ammonniti.
PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE DURANTE LE VISITE E SOPRATTUTTO NON APPOGGIARSI AI VECCHI SOSTEGNI!